STRUTTURA DELL’ASSOCIAZIONE

 

L’Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani (AGESCI) fu fondata nel maggio del 1974 come risultato della fusione di ASCI e AGI.

L’ASCI, Associazione Scout Cattolici Italiani, fu fondata nel 1916, sciolta dal governo fascista nel 1928 e ricostituita nel 1944.

L’AGI, l’Associazione Guide Italiane, fu fondata nel1943.

L’AGESCI, insieme al CNGEI (Corpo Nazionale Giovani Esploratori ed Esploratrici Italiani), appartiene alla Federazione Italiana dello Scautismo (FIS), al WOSM: World Organization of the Scout Movement e alla WAGGGS: World Association of Girl Guides and Girl Scouts.

L’AGESCI conta circa 185.000 membri in tutta Italia, organizzati in più di 1.800 gruppi locali e divisi in unità in relazione all’età.

Il metodo dell’AGESCI è basato sul Metodo Educativo Scout, inventato nel 1907 da Lord Robert Baden-Powell allo scopo di ”formare buoni cittadini”.

 

I membri dell’AGESCI sono divisi in tre fasce d’età

Bambini da 8 ad 11 anni

CERCHIO

Bambine e bambini del Cerchio si chiamano Coccinelle.

BRANCO

Bambine e bambini del Branco si chiamano Lupette e Lupetti.

Nel Cerchio e nel Branco i bambini sperimentano i valori delle Guide e degli Scout, attraverso il mondo, rispettivamente, del ”Bosco” (in base al racconto ”Sette punti neri”) e della ”Giungla” (sulle tracce del ”Libro della Giungla”).

Nello spirito della famiglia felice e con l’aiuto dei loro Capi i bambini vengono messi nelle condizioni di sviluppare pienamente la propria personalità.

I bambini si assumono gradualmente delle responsabilità ed acquisiscono la capacità di vivere insieme agli altri e di aiutare gli altri, secondo i principi Cristiani e la Legge del Cerchio o del Branco.

Ogni unità è composta da 20/30 bambini, che si incontrano una volta alla settimana e trascorrono almeno un fine settimana all’aperto al mese; una volta all’anno i bambini partecipano ad un campo di 7/10 giorni (Vacanze di Branco/Cerchio).

Ragazze e ragazzi da 12 a 16 anni

REPARTO

Questa unità può essere formata da soli ragazzi o da sole ragazze oppure mista.

Guide ed Esploratori sono organizzati in Squadriglie: piccoli gruppi formati da 6/8 ragazze e ragazzi di differenti età. Ogni Squadriglia ha il Caposquadriglia, spesso la ragazza o il ragazzo più anziano. Ogni Squadriglia programma ed organizza le proprie attività, le ”uscite” all’aperto e altre attività.

Ragazze e ragazzi, nello spirito dell’Impresa, giocano, pregano e discutono. I Capi aiutano le ragazze ed i ragazzi a sviluppare le loro personalità, aiutati dal ragazzo/a cha ha il ruolo di Capo squadriglia.

Le ragazze ed i ragazzi più anziani dell’unità costituiscono l’Alta Squadriglia: un gruppo che conduce proprie attività ed uscite all’aperto con i Capi per poter affrontare problemi e dibattere di interessi tipici dell’adolescenza.

Alcune attività vengono realizzate dall’intero Reparto: almeno un fine settimana all’aperto ogni mese, oltre ai Campi.

Le attività e il “clima” del Reparto sono controllate dal Consiglio della Legge.

Esistono anche gruppi Scout specializzati nella navigazione chiamati Scout Nautici

 

Ragazze e Ragazzi da 16 a 21 anni

COMUNITA’ ROVERS-SCOLTE

Per un anno il gruppo (Noviziato) prende parte a nuove esperienze insieme ai Capi, acquistando consapevolezza sociale rispetto al servizio alla comunità.

Le scelte e le intenzioni maturate nello Scautismo vengono indicate nella Carta di Clan, la quale attesta le adesioni personali ai valori proposti e l’impegno ad aiutare gli altri. Firmando la Carta di Clan si diviene Scolta o Rover.

Le Scolte ed i Rover formano un gruppo detto Clan.

Il Clan è una comunità di amici che vivono i valori dello Scautismo ed a questo ispirano la loro vita, con l’obiettivo di imparare, scoprire ed aiutare gli altri.

La Route, un campo di una settimana che si realizza alcune volte ogni anno, è la più importante attività all’aperto del Clan.

La Route è uno strumento educativo e rappresenta allo stesso tempo un simbolo di scoperta dell’essenzialità in contrapposizione alle comodità quotidiane e alle cose superflue. Insieme ai loro Capi, Scolte e Rover progettano e organizzano le loro attività.

Essi discutono eventi e problemi sociali e scelgono gli ambiti nei quali possono offrire il loro servizio, prima in gruppo poi a livello individuale.

Il servizio è un’attività libera, concreta e costante, che deve essere animata da spirito di collaborazione. È un modo di aiutare Scolte e Rover a sviluppare generosità e atteggiamenti solidali che riflettono i principi Cattolici. Scolte e Rover possono anche prestare servizio presso una unità e scegliere di diventare Capi attraverso un particolare iter formativo.

La Carta di Clan stabilisce gli obiettivi originali del Clan in relazione alle scoperte fatte ed ai valori realizzati. Questi obiettivi si vengono aggiornati in relazione alle nuove esperienze. All’età di 20/21 anni coloro che scelgono di vivere i valori cristiani nello stile di vita Scout/Guida possono richiedere la Partenza.

La Partenza è il riconoscimento della Comunità del loro impegno a vivere coerentemente le proprie scelte.

 

COMUNITA’ CAPI

Comprende i Capi e gli Assistenti che lavorano nel medesimo Gruppo locale. La loro età è di almeno 20/21 anni.

Gli adulti educatori divengono Capi solo dopo due Campi-Scuola ed un anno di tirocinio. Il conseguimento del ”Brevetto Internazionale di Capo” è sancito dall’AGESCI, a nome dell’Organizzazione Mondiale dello Scautismo, con la consegna di una insegna particolare (”Wood Badge”).

La Comunità analizza i bisogni delle ragazze e dei ragazzi e le caratteristiche dell’ambiente nel quale essi vivono, pianifica le azioni educative e gli obiettivi da raggiungere nel ”Progetto Educativo di Gruppo”, incarnato dai programmi delle Unità.

Tutti i Capi sono responsabili dell’azione educativa di ogni unità, in spirito di servizio ed in totale gratuità.

Iter di Formazione Capi. La Comunità Capi rappresenta una palestra di formazione capi permanente.

I capi approfondiscono gli aspetti della formazione, stando a contatto con la realtà locale.

Molti Capi provengono dalla Comunità Rover/Scolte.

Le basi dell’iter di formazione degli educatori si articolano in tre tappe: due Campi Scuola (Regionale e Nazionale) ed un periodo di tirocinio in una unità come aiuto-capo.

Ogni anno, inoltre, hanno luogo diversi momenti di formazione - a livello locale e nazionale - su particolari aspetti del metodo educativo: campi di approfondimento tecnico, seminari, incontri di spiritualità, campi Bibbia.

 

L’AGESCI nella Comunità

A partire dalle Coccinelle e dai Lupetti, i soci dell’AGESCI sviluppano la consapevolezza di essere parte dell’Ambiente e della Comunità ove vivono.

Nelle unità dell’AGESCI le ragazze e i ragazzi disabili sono benvenuti: essi sperimentano i valori Scout insieme agli altri (educazione non emarginante).

Esploratori e Guide, Rover e Scolte divengono consapevoli delle possibilità di essere parte attiva della Società affrontando di volta in volta varie situazioni di bisogno.

Ragazze e ragazzi tra i 16 ed i 20 anni si fanno carico, con continuità, di situazioni nelle quali possono esercitare forme concrete di solidarietà: in una unità del proprio gruppo o mediante altre forme di servizio. L’AGESCI ha anche avviato un programma di cooperazione con con associazioni Scout/Guide dell’Africa. Questa cooperazione si fonda sulla convinzione che aprire il nostro cuore e la nostra mente a diverse realtà, conoscerle direttamente e collaborare con esse è molto importante per la crescita dei giovani e per consentire loro di fare qualcosa per migliorare il mondo. Attualmente è in corso una collaborazione con le Guide e gli Scout del Burkina per l’attivazione di alcuni programmi di sviluppo gestiti dall’associazione locale.

La cooperazione dell’AGESCI si è indirizzata anche verso un programma di vaccinazione dei bambini in Uganda, insieme alle Guide e agli Scout dell’Uganda, nell’ambito del progetto dell’ONU ”Help Children Grow”.

Interventi autonomi di gruppi italiani sono stati compiuti in Kenya, Senegal, Zaire, Tunisia, Mali ed Africa Centrale.

L’AGESCI segue anche progetti di accoglienza (attività culturali e assistenziali) in favore degli immigrati dal Sud del mondo. Dal 1992 l’AGESCI ha sviluppato progetti di cooperazione in Albania: ”Volo d’Aquila” e in Croazia e Slovenia: ”Gabbiano Azzurro”.

 

 

 

Educazione Spirituale

Per l’AGESCI l’educazione spirituale è parte integrante che si ispira al messaggio di Cristo nella Chiesa Cattolica. L’evangelizzazione è parte integrante della vita di ogni giorno. Vengono inserite nelle attività riflessioni su situazioni realmente accadute, confrontate con la Legge di Dio. I Capi devono essere Cattolici, mentre la medesima richiesta non si allarga ai ragazzi. Viene affermato chiaramente che l’esperienza Scout fornisce un’opportunità per capire che Gesù vive nella nostra Chiesa: tutti vengono incoraggiati ad incontrarlo nella vita di ogni giorno.

In ogni Comunità Capi c’è posto per uno o più Assistenti Ecclesiastici; essi prendono parte attiva nelle attività delle ragazze e dei ragazzi, promuovono atteggiamenti di apertura e si interessano la vita della Chiesa presentando e testimoniando con i Capi il messaggio di Cristo.

 

 

Pubblicazioni

L’AGESCI cura diverse pubblicazioni sull’arte del Capo che affrontano temi pedagogici e culturali, insieme a libri destinati alle ragazze e ai ragazzi. Ogni mese l’AGESCI pubblica diverse riviste: Proposta Educativa per i Capi, Camminiamo Insieme per Scolte e Rovers, Avventura per Guide ed Esploratori, Giochiamo per Coccinelle e Lupetti.

 

 

 

 

 

Livello Nazionale

Il Consiglio Generale è formato dai Consiglieri Generali eletti nelle singole Regioni, dai Responsabili Regionali, dagli Assistenti Ecclesiastici e da tutti i membri del Comitato Centrale.

Il Consiglio Generale si riunisce una volta all’anno: in tre giorni di dibattiti viene programmata la politica associativa.

La Capo Guida ed il Capo Scout: rappresentano l’AGESCI e presiedono il Consiglio Generale. Essi sono i custodi della Legge.

Il Comitato Centrale: è l’esecutivo nazionale, formato da una presidente ed un presidente, l’Assistente Ecclesiastico Generale, un’Incaricata ed un Incaricato alla Formazione Capi, l’Assistente Ecclesiastico alla Formazione Capi, un’ Incaricata ed un Incaricato al Metodo e agli Interventi Educativi, un Incaricato/a all’Organizzazione e con solo diritto di parola il Capo Scout e la Capo Guida.

Il Consiglio Nazionale, formato  dai Responsabili Regionali, dagli Assistenti Ecclesiastici Regionali e da tutti i membri del Comitato Centrale, ha il compito di realizzare le linee di politica associativa espresse dal Consiglio Generale.

 

Livello Regionale

L’Assemblea Regionale è formata dai Capi e dagli Assistenti della Regione. Nel corso dell’assemblea si discutono i problemi generali dell’associazione e si prendono decisioni che interessano il livello regionale dell’AGESCI.

Il Comitato Regionale: è l’esecutivo regionale, formato da una Responsabile ed un Responsabile, l’Assistente Ecclesiastico  e da 3 a 6 capi che si assumono gli incarichi della Formazione Capi, del Metodo e degli Interventi Educativi e dell’Organizzazione.

Il Consiglio Regionale elabora il Progetto Regionale in relazione alle linee approvate dall’Assemblea Regionale e dal Consiglio Generale. Il Consiglio Regionale è costituito dal Comitato Regionale, dai Consiglieri Generali eletti in Regione e dai Responsabili di Zona.

 

Livello di Zona

L’Assemblea di Zona è composta dai Capi e dagli Assistenti della Zona (generalmente coincidente con la Diocesi). In questa sede si elabora il programma di Zona e se ne verifica l’attuazione..

Il Comitato di Zona: è l’esecutivo zonale, formato da due Responsabili, un Assistente Ecclesiastico e da almeno altri due Capi che assumono incarichi specifici in base al Progetto di Zona. Ha il compito di attuare il programma di Zona e di vigilare sull’andamento dei Gruppi.

Il Consiglio di Zona, formato dai Capi Gruppo, dagli A.E. di Gruppo e dal Comitato di Zona,  redige il Progetto di Zona e i programmi annuali, oltre a favorire la circolazione delle informazioni tra i Gruppi della Zona.

 

 

Livello locale

Il Gruppo è l’organismo educativo fondamentale per l’attuazione del metodo. Esso si basa su una Comunità Capi che, per assicurare l’attuazione dell’intero ciclo formativo scout, tende a costituire una o più Unità delle tre Branche: Lupetti-Coccinelle, Esploratori-Guide e Rovers-Scolte.

La Comunità Capi, formata dai Capi e dagli Assistenti Ecclesiastici che svolgono un servizio educativo, ha lo scopo di elaborare e gestire il Progetto Educativo, l’approfondimento dei problemi educativi, la formazione permamanente dei Capi e l’inserimento nell’ambiente locale.

L’animazione della Comunità Capi e la rappresentanza del Gruppo è affidata ad un Capo e ad una Capo Gruppo.

 

 

 

I GRUPPI DELLA ZONA NOVARA

 

 

ARONA 1

                                                BORGOMANERO 1
                                                                                BORGOSESIA 1

                                                                                                                OLEGGIO 2

                                                                                                                                GRIGNASCO 1

                                                                                                                                                                NOVARA 6

                                                                                                                                                                                            OMEGNA 1

                                                                                                                                                                PALLANZA 1

                                                                                                                                PALLANZA 2
                                                                                                SESTO CALENDE 1

                                                                                TRECATE 1

                                                VARALLO SESIA 1

VERBANIA 1

 

 

L’AGESCI UNA ASSOCIAZIONE CHE PROPONE …..

 

Una educazione alla vita...

Lo Scautismo è un complemento alla scuola ed alla famiglia e colma le necessità non soddisfatte da entrambe. Lo Scautismo sviluppa la conoscenza di se’ stessi, soddisfa le necessità dei giovani di crescere, scoprire e conoscere.

Un Movimento per giovani... Lo Scautismo è un Movimento in...movimento; si evolve e si adatta ovunque adeguandosi al condizioni sociali, economiche ed alle necessità locali.

Internazionale Lo Scautismo è una organizzazione riconosciuta ed un metodo adottato in 150 paesi e territori nel mondo

Volontario Gli scout ed i loro Capi devono aver scelto liberamente di appartenere al Movimento

In crescita Lo Scautismo non ha mai cessato di crescere già dal lontano 1907.

Oggi, tra ragazzi e ragazze, ha più di 16 milioni di aderenti.  Negli ultimi 20 anni ha raddoppiato i propri membri.

La massima crescita si è avuta nei paesi in via di sviluppo.

Aperto a tutti Lo Scautismo è aperto a tutti, senza distinzione di razza o credo, in accordo con le intenzioni, principi e metodi concepiti dal suo fondatore Robert Baden-Powell.

Vissuto attraverso il gioco e la vita all’aperto Tramite il gioco e la vita all’aperto lo scautismo raggiunge i suoi scopi consistenti nell’aiutare i giovani nella loro crescita fisica, intellettuale, sociale e spirituale.

Un sfida per gli adulti Una scelta per aiutare i giovani. Una maniera per migliorare i rapporti e la comprensione tra generazioni diverse. Durante il loro servizio, i Capi ricevono da tali esperienze una formazione che contribuisce al proprio sviluppo personale.

Non politico e non governativo Lo Scautismo non è e non deve rappresentare una organizzazione o partito politico. Nondimeno gli Scouts sono incoraggiati e stimolati a dare il loro contributo costruttivo alla comunità a cui appartengono, alla società ed al loro Paese.

 

 

 

IL METODO SCOUT È..... autoeducazione progressiva attraverso:

 

l’Impegno ad un semplice codice morale di vita quali la Promessa e la Legge Scout.

l’Imparare facendo partecipazione attiva, insieme ad altri.

l’Appartenenza a piccoli gruppi per sviluppare lo spirito di guida, le potenzialità di un gruppo e le responsabilità individuali.

l’Applicazione di programmi stimolanti e progressivi attività svolte con progressività, basate sugli interessi dei giovani. Le attività sono svolte in contatto con la  che è la miglior scuola per spiegare l’ con semplicità, creatività e scoperta; sono fattori che stimolano una avventurosa sfida.

 

 

... UN CODICE DI VITA ovvero:

 

una Dimensione Spirituale / Religiosa un impegno a ricercare i valori spirituali e religiosi della vita

 

una Dimensione Sociale partecipando allo sviluppo della società, rispettando la dignità degli altri e l’integrità del Mondo Naturale, promuovendo a livello locale, nazionale ed internazionale, la pace, la comprensione e la tolleranza

 

una Dimensione Personale sviluppando il senso della responsabilità personale e stimolando il desiderio di dimostrarsi responsabile.

 

 

 

 

 

Gli scout NEL MONDO si occupano di....

 

un grande numero di situazioni di confronto nella comunità dove essi vivono.

lavorare con gli altri per il raggiungimento di obiettivi comuni; lavorano con gli amici, con i vicini, con i responsabili di associazioni o con altre organizzazioni.

progetti di collaborazione bilaterale tra scout di società in via di sviluppo e quelli dei paesi industrializzati

prevenzione della salute dei bambini

prevenzione all’uso delle droghe

prevenzione dei pericoli sui bambini

diritti dei bambini

Mantenimento dell’ambiente

educazione alla conservazione dell’ambiente

uso delle energie rinnovabili

scelta di tecnologie razionali ed a basso spreco

edilizia economica

educazione alla pace

educazione ai valori della vita

educazione della vita in famiglia

alfabetizzazione

insegnamento di professioni

disoccupazione giovanile

integrazione degli handicappati nella società

problemi correlati all’immigrazione

educazione attraverso lo sviluppo delle comunicazioni